La potenza della contaminazione nella progettazione meccanica

La potenza della contaminazione nella progettazione meccanica

Come responsabile di uno Studio Tecnico, mi sono reso conto quanto possa essere importante per l’Azienda metalmeccanica, avere contatti periodicamente con uno Studio Tecnico esterno. L’importanza assume una connotazione strategica ed è sintetizzabile con una sola parola: Contaminazione.

Nell’immaginario collettivo la parola “Contaminazione” generalmente ha un’accezione esclusivamente negativa: “Macchiare, corrompere un ambiente o una persona, infettare moralmente”

Io mi riferisco alla contaminazione che fa bene. Alla Contaminazione intesa come mutuo istruirsi:  raccontarsi di come migliorare i processi, condividere metodologie, soluzioni costruttive adottate, processi tecnologici, e confrontare strumenti software. Ovviamente mi riferisco alla contaminazione naturale, nulla a che fare con comportamenti scorretti che violano, prima che le leggi, l’etica della leale concorrenza. Questo tipo di contaminazione fa bene a tutti: alle piccole realtà che “navigano a vista” fino alle aziende più strutturate che hanno una procedura per tutto, perché questa sana contaminazione è alla base del progresso tecnologico. Quando c’è il progresso ed il miglioramento continuo se ne beneficia tutti.

E’ vero che la contaminazione c’è ogni volta due Aziende entrano in contatto, ma è altresì vero che il contatto che l’Azienda può avere con uno Studio Tecnico, tutelato da contratti di riservatezza, generalmente è molto più profondo. Questo fa sì che la contaminazione possa germogliare nel cuore del sistema e irradiarsi più velocemente verso gli organi periferici.

So che non è affatto semplice riporre la propria fiducia in uno Studio Tecnico, e che spesso ci sono dei pregiudizi a riguardo, ma se si ha il coraggio di provare può nascere davvero qualcosa di bello ed innovativo. Sull’argomento della fiducia ritornerò in futuro perchè ci sono diverse cose su cui fare chiarezza.

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Titolare della Innomec Studio di Ingegneria

L'Ing. Paolo DI CLAUDIO nel 2008 si diploma con il titolo di "Dottore di Ricerca in Ingegneria Meccanica - Progettazione Meccanica" presso l'Università degli Studi dell'Aquila con la tesi di Dottorato: “Sullo studio dei fenomeni termomeccanici che avvengono durante la trasformazione delle SMA” relatore: Prof. Ing. Antonio DE PAULISDurante gli anni del corso di Dottorato approfondisce temi adiacenti la progettazione meccanica, quali: metodi ed approcci in progetti di Ricerca e sviluppo, modelli matematici di calcolo degli stati tensionali, modellazione avanzata mediante il Metodo agli Elementi Finiti, progettazione pneumatica, materiali compositi, Analisi FEM di materiali compositi, Analisi NON LINEARE di materiali compositi mediante metodologie FEM, Sviluppo di algoritimi per l'analisi FEM, Ricerca e Sviluppo di prodotto.Nel 2004 si Laurea in Ingegneria Meccanica presso l'Università degli Studi dell'Aquila con la tesi "Sviluppo di un robot Master-Slave per l'inserimento di cateteri con feedback di forza"Tra Ottobre del 2002 e giugno 2003 sviluppa il progetto di tesi di laurea presso lo Shibaura Institute of Techonlogy di Tokyo, Relatore Prof. Eng. Takashi KOMEDA. Nel 2004 vince il concorso per il Dottorato di Ricerca XX-Ciclo presso L'Università dell'Aquila.