La riduzione dei costi passa per la Specifica di Standardizzazione: cos’è?

La riduzione dei costi passa per la Specifica di Standardizzazione: cos’è?

La Specifica di Standardizzazione è estremamente importante per l'ottimizzazione di un progetto meccanico e la riduzione dei costi di produzione, ma troppo spesso o non se ne conosce l’esistenza o non si adotta la giusta metodologia di condivisione con i progettisti.
La Specifica di Standardizzazione, infatti, pur essendo insieme alla Specifica Tecnica la base su cui ogni progetto dovrebbe essere fondato, spesso è dispersa tra norme e procedure interne, a volte tramandate per tradizione orale, che la rendono inefficace.
Esaminiamo questo fondamentale documento per il progetto meccanico, esplorando le sue differenze rispetto alla Specifica Tecnica, il suo scopo ed infine come realizzare una buona Specifica di Standardizzazione.
La Specifica Tecnica si concentra sulle caratteristiche misurabili di un manufatto, come parti o macchine, definendo i livelli di qualità, le proprietà d'uso, la sicurezza, le dimensioni, le prove e i relativi metodi, l'imballaggio, la marcatura e l'etichettatura.
Dall'altro lato, la Specifica di Standardizzazione fornisce in modo sintetico e facilmente accessibile le indicazioni per la standardizzazione strutturata e razionale, sia per le parti, o più generalmente per la macchina o l’impianto.


Cos’è la Specifica di Standardizzazione?
La Specifica di Standardizzazione fornisce le direttive per orientare la progettazione di un prodotto, processo o sistema. Tali direttive non riguardano le caratteristiche funzionali e prestazionali, ma guidano il progettista nell'applicazione degli standard aziendali volti all'ottimizzazione dei costi di produzione e di approvvigionamento.
La Specifica di Standardizzazione è quindi l’anello di congiunzione tra il progettista e altre figure aziendali, tra cui il direttore della produzione, il responsabile del magazzino, gli addetti agli Acquisti e il Direttore Strategico.
La Specifica di Standardizzazione comprende, ad esempio, i formati preferenziali della materia prima, il Brand ed i modelli dei prodotti preferenziali (ad esempio, per accordi commerciali o semplicemente per uniformare accessori o strumenti di misura utilizzati, o per garantire una quantità minima sempre disponibile in magazzino), nonché la documentazione delle principali soluzioni costruttive, e così via.
Prossimamente esamineremo lo scopo della Specifica di Standardizzazione e come realizzarla.

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Titolare della Innomec Studio di Ingegneria

L'Ing. Paolo DI CLAUDIO nel 2008 si diploma con il titolo di "Dottore di Ricerca in Ingegneria Meccanica - Progettazione Meccanica" presso l'Università degli Studi dell'Aquila con la tesi di Dottorato: “Sullo studio dei fenomeni termomeccanici che avvengono durante la trasformazione delle SMA” relatore: Prof. Ing. Antonio DE PAULISDurante gli anni del corso di Dottorato approfondisce temi adiacenti la progettazione meccanica, quali: metodi ed approcci in progetti di Ricerca e sviluppo, modelli matematici di calcolo degli stati tensionali, modellazione avanzata mediante il Metodo agli Elementi Finiti, progettazione pneumatica, materiali compositi, Analisi FEM di materiali compositi, Analisi NON LINEARE di materiali compositi mediante metodologie FEM, Sviluppo di algoritimi per l'analisi FEM, Ricerca e Sviluppo di prodotto.Nel 2004 si Laurea in Ingegneria Meccanica presso l'Università degli Studi dell'Aquila con la tesi "Sviluppo di un robot Master-Slave per l'inserimento di cateteri con feedback di forza"Tra Ottobre del 2002 e giugno 2003 sviluppa il progetto di tesi di laurea presso lo Shibaura Institute of Techonlogy di Tokyo, Relatore Prof. Eng. Takashi KOMEDA. Nel 2004 vince il concorso per il Dottorato di Ricerca XX-Ciclo presso L'Università dell'Aquila.